Azzorre StoriaStoria delle Azzorre

Come quasi tutte le isole remote e poco conosciute del mondo anche la storia delle Azzorre è stata associata al mitico regno di Atlantide.

Con molta probabilità i primi ad approdare in epoca remota sull’arcipelago furono i Cartaginesi. L’ipotesi è avvalorata dal ritrovamento di alcune monete del 300 a.C. sull’isola di Corvo da parte di una spedizione inglese.

L’origine del nome Azzorre (Açores, in portoghese) ha diverse teorie. La più accreditata associa il nome dell’arcipelago all’avvistamento da parte dei primi navigatori di numerose poiane, all’epoca confuse con l’astore, un altro rapace chiamato appunto açor in portoghese.

In termini storici troviamo alcuni riferimenti a nove isole oceaniche simili e corrispondenti alle Azzorre già dalla seconda metà del Trecento in alcune mappe e libri come L’Atlante Mediceo, datato al 1351, che sembra indicare la posizione delle Azzorre. Le Azzorre appaiono anche in due carte maiorchine, l’ Atlante Catalano del 1375 e la carta di Guillem Soler del 1385; ed anche il Libro del Conoscimiento le menziona con piccole varianti. Tuttavia l’arcipelago fu ufficialmente scoperto solo nel 1427-31 in seguito all’epopea marittima portoghese, guidata dall’Infante D. Henrique.  Non è certo se il primo navigatore a raggiungere le Azzorre sia stato Diogo de Silves, nel 1427, o Gonçalo Velho Cabral, nel 1431.

Il popolamento delle isole continuò nel Quattrocento, partendo dal Gruppo Orientale e Centrale e proseguì nel Cinquecento raggiungendo il Gruppo Occidentale. Nel 1493 Cristoforo Colombo fece tappa alle Azzorre mentre tornava dal primo viaggio verso le Americhe. Il Cinquecento fu naturalmente l’età dell’oro per le Azzorre, che si vennero a trovare in posizione strategica lungo le rotte per le Indie e il Nuovo Mondo.

Nei secoli successivi alle genti venute primariamente e principalmente dal Portogallo si aggiunsero coloni di altri paesi europei e non: fiamminghi, mori, genovesi, inglesi, francesi e schiavi africani. I coloni costruirono case e villaggi, prepararono il terreno per le coltivazioni disboscando grandi aree e importarono animali da allevamento come bovini, ovini, caprini e suini, galline, conigli, sia per sussistenza che per commercio.

A seguito della morte di Enrico il Navigatore, il cardinale re del Portogallo, la nazione sprofondò in una crisi dinastica con diversi pretendenti al trono portoghese. Fu la Spagna che ottenne e mantenne il possesso delle Azzorre nel periodo che va dal 1580–1642;  L’arcipelago delle Azzorre fu l’ultima parte dell’Impero portoghese a rimanere sotto la dominazione spagnola di Filippo II e fu restituito al Portogallo nel 1640 con la fine dell’Unione Iberica.

Nella seconda metà del Seicento e nel Settecento, il Portogallo attraversa un periodo di splendore, che si estende anche alle Azzorre, grazie alle ricchezze in oro e diamanti che provengono dalle colonie del Brasile.

Nel corso del XIX secolo la guerra civile portoghese ebbe gravi ripercussioni anche nelle isole: nel 1829, a Vila da Praia (ora Praia da Vitória), il partito liberale ebbe la meglio sull’assolutismo e fu stabilito il Consiglio di Reggenza di Maria II di Portogallo nell’isola di Terceira, che divenne il quartier generale del nuovo regime.

Nel 1836 l’arcipelago venne diviso in tre distretti e tale suddivisione amministrativa rimase in vigore fino al 1976: la divisione non seguiva i naturali raggruppamenti delle isole: faceva coincidere la posizione di ciascun capoluogo di distretto con le tre città principali (nessuna del gruppo occidentale):

I tre distretti erano così definiti:

Ponta Delgada, che comprendeva São Miguel e Santa Maria, con capoluogo Ponta Delgada su São Miguel.

  • Angra do Heroísmo, che comprendeva Terceira, São Jorge e Graciosa, con capoluogo Angra do Heroísmo su Terceira.
  • Horta, che comprendeva Pico, Faial, Flores e Corvo, con capoluogo Horta su Faial.

In anni più recenti (1931) le Azzorre (come Madeira e la Guinea Portoghese) si ribellarono alla dittatura del regime di Salazar e furono governate da militari ribelli per un breve periodo. Durante la Seconda guerra mondiale la dittatura portoghese consentì agli anglo-statunitensi di installare basi militari nelle Azzorre per sorvegliare l’Atlantico pur mantenendo rapporti diplomatici e commerciali con i paesi dell’Asse, conservando così una posizione “neutrale”.

A seguito della rivoluzione dei garofani (in portoghese Revolução dos Cravos) del 1974 che pose fine al lungo regime autoritario fondato da António Salazar e dopo la creazione della Repubblica in Portogallo, nel 1976 vennero soppressi i distretti e le Azzorre furono proclamate Regione Autonoma (Região Autónoma dos Açores).

La Regione Autonoma delle Azzorre oggi divide su tre Capoluoghi le sue istituzioni politiche e amministrative: la Presidenza a Ponta Delgada, nell’isola di São Miguel, la Corte Suprema ad Angra do Heroismo, nell’isola di Terceira, e l’Assemblea Legislativa ad Horta, nell’isola di Faial.

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