Di ritorno alle Azzorre dopo la disavventura del lockdown

Finalmente il nostro progetto di “fuga” alle Azzorre può ripartire, dopo la pausa forzata dovuta al lockdown che ci ha costretto a rimandare i preparativi per (ahimè) quasi 4 mesi.

Purtroppo questo vuol anche dire che io e Valeria dovremo rimanere di nuovo separati per un pò. L’avevamo messo in conto, d’altra parte.

Comunque, colgo l’occasione per raccontarvi com’è viaggiare in tempi di Coronavirus, e tentare di dare suggerimenti ed informazioni di prima mano a chi, per turismo o per lavoro, si troverà a districarsi tra divieti, obblighi, scomodità e in qualche caso, assurdità che il protocollo di sicurezza per l’emergenza Covid impone.

L’aeroporto fantasma (parte 1)

Torino Caselle 1Parto da Torino il 23 giugno 2020 alle 6 circa del pomeriggio.

Arriviamo all’aeroporto (Valeria mi accompagna) ed è come immaginavamo deserto. Un solo volo: Torino – Francoforte (il mio per fortuna) ed un altro (assurdo) per Trieste all’1 di notte.

Guardare l’immagine per credere. In tutti questi anni di viaggi non avevo mai visto una cosa simile.

Mi dirigo comunque al check-in come scritto nella mail della Lufthansa, nonostante abbia solo bagaglio a mano (eravamo partiti da Faial a fine gennaio, con l’idea di tornare dopo poco più di un mese, quindi un sacco di roba è rimasta lì)

Al check-in mi fanno cenno di proseguire ai controlli sicurezza di routine, ci sono solo pochi posti occupati, quindi non è necessario fare la dichiarazione scritta che era prevista. Vabbè, meglio così.

 

 

 

 

Nella hall neanche un anima, solo noi. In ogni caso, tutto fila liscio, metto mascherina, e faccio il controllo sicurezza più rilassato di sempre. In pratica ci sono solo io e tre poliziotti piuttosto annoiati.

Ecco come si presenta la hall centrale di Caselle:

 

Torino Caselle 2

 

Arrivati a Francoforte, la musica cambia. Qui di gente ce n’è eccome!

Peccato che i bar e ristoranti siano tutti chiusi e per riuscire a prendere un croissant e un caffè perdo mezz’ora e più.

Come se non bastasse, il protocollo non ti consente di sederti al bar ma solo in alcuni tavolini in un angolo del gate che ovviamente sono tutti occupati.

Mangio in piedi in un angolo e poi mi dirigo all’area fumatori. Sorpresa!

E’ grande e pulita e dentro tutti fumano e bevono birra allegramente senza mascherine.

Eh si sa, gentaglia questi fumatori…ma a quanto pare a nessuno importa perchè la polizia passa e non dice nulla.

Vabbè, ne approfitto per respirare,il che è ironico, ma l’ossigeno misto a fumo è a mio avviso meglio dell’anidride carbonica, ma sono di parte ovviamente.

 

  Frankfurt Hall  

Fast forward due ore e sono sull’aereo per Lisbona. E qui rimango perplesso.

Il distanziamento va a farsi friggere perchè l’aereo è pieno come un uovo!

Allora non capisco più qual’è la regola e se la regola è determinata da quali interessi contrastanti. La ristorazione deve fare i salti mortali per rispettare le regole e le compagnie aeree no? Non ho risposte, vi racconto solo cosa vedo, d’altra parte.

Frankfurt Lisbon

 

L’aeroporto fantasma (Parte 2)

Mi ritrovo a passare la notte, un pò per timore di controlli e menate varie uscendo dall’aeroporto, ma più che altro per risparmiare il costo assurdo degli hotel intorno (100-120€)

Passo la notte dormendo – si fa per dire – su un divanetto della hall centrale, completamente da solo e francamente in un’atmosfera un pò inquietante, con come unica compagnia i manichini delle boutique intorno ed una voce registrata che, testardamente, continua a ripetere ogni quarto d’ora le regole da seguire per contrastare il Covid. Mi sono sentito tipo Tom Hanks in The Terminal.

Alienante, direi.

 

Hall Lisbon

Arrivo a Faial

Alle 5 di mattina iniziano ad arrivare sparuti gruppetti di viaggiatori ed alle 6 finalmente riesco a prendere un caffè decente e a fare una specie di colazione.

Ancora un oretta di attesa e via al gate: l’aereo tanto agognato che mi porterà ad Horta c’è 🙂 è reale stavolta, pur seminascosto dalle reti!

Azores Airlines Sp154

Altre due ore e mezza di volo e finalmente le Azzorre mi appaiono in tutto il loro splendore, São Jorge spettacolare, Pico un po’ nascosto da qualche nube, e Faial… non c’è più tempo di scattare, prepariamo zainetto e documenti per passare a fare il test Covid.

Sao Jorge 24062020

Devo ammetterlo, mi sono anche commosso.

Ed ora, si riparte, al lavoro per continuare a creare il nostro angolo di paradiso!!