Alessandro E Caterina

10 domande a… Alessandro e Caterina (con Emiliano e Nicola)

Alessandro e Caterina si sono trasferiti da Brescia circa sette anni fa a Faial, nelle Isole Azzorre, per la precisione a Cedros sul lato nord dell’isola. Hanno due figli che loro stessi definiscono “ormai più Portoghesi che Italiani” e gestiscono diverse attività con piena soddisfazione.
Abbiamo posto loro alcune domande sui motivi che li hanno spinti a questo importante passo e in generale su com’è la vita laggiù. Ecco come ci hanno risposto:

Presentate in poche parole il vostro nucleo familiare:

Il nostro nucleo famigliare: Alessandro, 42 anni, attualmente conduco una piccola pizzeria da asporto a Cedros: Pizza Nova Take-Away , Caterina 41 anni, si occupa part-time della pizzeria, produce souvenirs e gestisce una attivitá di noleggio di materiale da campeggio, i nostri 2 figli Emiliano e Nicola, gemelli di 12 anni, frequentano il 7º anno nell’Ensino Superior di Faial.

Quando vi siete trasferiti alle Azzorre e dove?

Ci siamo trasferiti alle Azzorre 7 anni e mezzo fa, sull’isola di Faial, per la precisione a Cedros, un piccolo villaggio di 900 persone sul lato nord dell’isola.

Che attività svolgevate in Italia prima di trasferirvi e che cosa vi ha spinto a cambiare?

Prima di trasferirci io (Alessandro) ero disoccupato da 1 anno, dopo aver fatto vari lavori tra cui l’imbianchino, l’operaio, lo scaffalista in un supermercato ecc., Caterina era impiegata amministrativa in una media azienda del settore metalmeccanico. Inutile dire che entrambi ci sentivamo non poco amareggiati dalla vita che portavamo avanti, monotona, difficile, e apparentemente senza alcuna prospettiva….

Che attività svolgete alle Azzorre?

Come anticipato prima, io conduco una pizzeria da asporto, con l’aiuto part-time di Caterina, mentre lei, oltre a questo, produce souvenirs e gestisce una attivitá di noleggio di materiale da campeggio.

Quanto è stato difficile ottenere documenti per la residenza e per l’attività che svolgete?

Ottenere documenti per la residenza non é stato affatto difficile, li si puó ottenere in pochi minuti rivolgendosi agli sportelli preposti, ed al costo di pochi euro. Quanto alla burocrazia connessa all’attivitá posso dire che é stato ben piú complicato, quando dovete fare registrare un edificio come esercizio commerciale iniziano degli iter burocratici tortuosi e lenti, che nel nostro caso hanno preso un anno abbondante.

Dovendo fare un bilancio rispetto alla scelta di vivere e lavorare alle Azzorre lo considerate economicamente conveniente?

Dipende cosa intendete per “economicamente”. É vero che qui i costi sono piú bassi in generale, ma ad esempio sulla nostra isola i prezzi nei supermercati sono praticamente uguali a quelli in Italia, per contro posso dire che le tasse in generale sono molto piú basse che in Italia, e sono anche di meno. In generale si spende meno, ma dovete tener conto del fatto che su un’isola di 15000 persone, anche volendo spendere non si trovano molte opportunitá per farlo (mancanza di centri commerciali, cinema, ecc.).

Quali attività consigliate a chi pensa di trasferirsi e non è ancora in pensione?

Questo é il problema maggiore. Sicuramente non si puó sperare di arrivare e trovare un impiego/lavoro come dipendente, assolutamente. Quindi bisogna inventarsi qualcosa. Il saper fare, o sapersi arrangiare o adeguarsi alle circostanze sono la vostra migliore arma. Poi naturalmente ci vuole il coraggio di lanciarsi in una nuova avventura. Le Azzorre sono una meta che stá vivendo proprio in questi anni una forte espansione turistica, quindi quasi tutte le nuove attivitá si rivolgono a quel settore… in cui molto ancora manca.

La lingua ha rappresentato un problema?

La lingua puó essere un problema, soprattutto se non la volete imparare. É un mezzo indispensabile per integrarsi tra la gente del posto, e quindi ritengo indispensabile e doveroso impararla. Costi quel che costi. Iniziare con un corso giá dall’Italia é il modo migliore, con un pó di impegno tutto é possibile.

Tornereste indietro o pensate di tornare indietro?

No, non torneremmo indietro. Siamo soddisfatti della scelta fatta, almeno per ora possiamo dirvi questo. Abbiamo 2 figli perfettamente integrati nel tessuto sociale e scolastico, che sono ormai piú portoghesi che italiani, un lavoro che funziona bene, altri 2 che stanno crescendo, viviamo in un posto pulito, tranquillo, naturalisticamente privilegiato e incantevole. perché mai tornare…?

Due pro e due contro della vostra vita alle Azzorre:

Pro:

– Una Natura meravigliosa ormai quasi totalmente assente dal nostro paese, o raggiungibile soltanto con ore di macchina con l’uscita domenicale.

– La maggior facilitá nel guadagnarsi da vivere, grazie a tasse piú umane e possibilitá di arrangiarsi in molti modi creativi senza sentirsi perseguitati da fisco, finanza, enti di varia natura ideati per succhiare il midollo in 1000 modi diversi ai lavoratori.

Contro:

– La sensazione di isolamento a cui, spesso, chi non é abituato tende a cedere; non é affatto da sottovalutare.

– Clima. Il clima delle Azzorre é mite ma capriccioso, vederle d’estate non significa affatto conoscerle. Una visitina in inverno o in primavera danno un assaggio piú realistico di ció a cui andreste incontro se vi voleste trasferire qui.

Uno scorcio di Pico visto da Faial