Alessandro E Caterina

10 domande a… Ilaria

Ilaria, 33 anni, di origini piemontesi, da sempre impegnata nel settore turistico nel 2017 ha fatto un viaggio di una settimana a Terceira accompagnando un gruppo di viaggiatori come guida, e ne è rimasta incantata a tal punto da decidere su due piedi di trasferirsi. 

Anche ad Ilaria abbiamo posto 10 domande sui motivi che l’hanno spinta a trasferirsi laggiù e sulle sue impressioni a riguardo. Ecco le sue risposte:

1 – Presentate in poche parole il vostro nucleo familiare:

Ilaria, 33 anni, di origini Piemontesi, negli gli ultimi 10 anni ho vissuto a Firenze. Ho sempre lavorato nel settore del turismo, in varie posizioni (direttrice di hotel, responsabile marketing e sales per una dimora storica fiorentina, guida turistica, tour leader, organizzazione eventi…) 

Viaggio molto, per lavoro e per passione, adoro conoscere culture diverse dalla mia, stare a stretto contatto con le persone nei luoghi che visito, imparare nuove lingue.  Mi piace, quando posso, vivere esperienze all’estero. In passato  ho trascorso 1 anno in Irlanda (progetto Erasmus), 3 mesi in Spagna (ragazza alla pari), 1 mese in Kenya (progetto di volontariato internazionale) e ora ho nuovamente rivoluzionato tutto e mi sono trasferita alle Azzorre!

La mia decisione l’ho presa ad agosto 2017, quando coordinai per la prima volta un viaggio alla scoperta delle isole centrali. Accompagnavo un gruppo di viaggiatori e in quella occasione mi sono letteralmente innamorata di queste isole, della loro realtà semplice e della natura incontaminata che le domina. 

Era un momento particolare della mia vita in cui cercavo nuovi stimoli e mi ero stufata di vivere a Firenze.

Ho conosciuto una persona a Terceira che aveva un’ impresa di animazione turistica e mi ha proposto di collaborare con lui … Così ho deciso di cambiare la mia vita, lasciare tutto e trasferirmi verso nuove avventure!

2 – Quando ti sei trasferita alle Azzorre e dove?

Sono tornata a Terceira a ottobre 2017 da sola, una settimana, per capire se davvero poteva piacermi stare lì, e se potevo lavorare nel mio settore del turismo.. Ho sentito da subito che volevo vivere lì.. quando è destino, tutto è più facile.. Pensa, in una sola mattina ho agito di impulso, contattato un’ agenzia immobiliare, visto una casa, sono andata all’ ufficio finanze, ho richiesto il nif, sono tornata in agenzia e ho firmato il contratto di affitto di una casa, per un anno!

E in quel momento, non avevo ancora detto niente a nessuno… nemmeno alla mia famiglia! 

Al mio rientro in Italia, in tre mesi ho lasciato lavoro, casa, organizzato il trasloco oltreoceano e a febbraio mi sono trasferita! Sono stati mesi deliranti, ma alla fine ce l’ho fatta! 

Angra do heroismo è la città che mi ha stregata e dove ora mi sento a casa! 

3 – Che attività svolgevi in Italia prima di trasferirti e che cosa ti ha spinto a cambiare?

Ho sempre lavorato nel turismo. Vivevo a Firenze, avevo un contratto indeterminato, mi occupavo del sales e marketing di una residenza d’epoca nel Chianti,  lavoravo come guida turistica e accompagnatrice gruppi, organizzavo attività e servizi turistici per stranieri. 

L’ultimo anno ero stressata dai ritmi sostenuti, dal caos della città, non trovavo più stimoli nel lavoro che facevo, passavo molte ore in ufficio e non mi piaceva stare reclusa….Volevo più tempo per me, per viaggiare, volevo essere guida ma per il mondo, non solo per il centro storico di Firenze. 

Inoltre, mi mancava il mare!!!  volevo vivere al mare.  A Firenze mi accontentavo di passare i fine settimana in barca a vela o nelle spiagge della Maremma , ma poi dovevo rientrare la domenica sera in città, e sentivo che mi pesava ..avrei voluto vivere in modo diverso, svegliarmi al mattino, aprire le finestre e vedere il mare, e non dover andare in ufficio ogni giorno. 

L’insoddisfazione della mia quotidianità mi ha spinto a cambiare…io sono uno spirito libero.. ho pensato che avevo 33 anni, non avevo famiglia, ero in tempo per cercare di realizzare i miei sogni e vivere uno stile di vita più libero e più simile alla mia personalità. Essere “Come gli altri”, avere una vita tranquilla, agiata ma abitudinaria,  non mi rendeva felice. Io volevo viaggiare , non avere padroni né orari. volevo essere l’ unica persona a controllare la mia vita e a decidere per me, in base ai miei desideri. 

4 – Che attività svolgi alle Azzorre?

Lavoro nel turismo, che è la mia grande passione!! 

All inizio mi sono inserita come guida turistica e poi come  accompagnatrice per un’agenzia italiana che mi mandava i gruppi per accompagnarli alla scoperta delle varie isole delle Azzorre.  Poi ho iniziato ad accompagnare i gruppi anche fuori dalle isole e viaggiare un po’ ovunque: Marocco, Islanda, indonesia, Portogallo… è stato un anno movimentato diciamo!! 

Ora, ho aperto la mia attività in proprio come travel designer, organizzo itinerari turistici alle Azzorre e in Portogallo (faccio base anche a Porto) per piccoli gruppi da 8 a 15 persone massimo, che vogliono esplorare e vivere questo paese in maniera differente, vivendolo come un vero local!! Organizzo esperienze particolari, tour Off Road per la foresta, campeggio nel bosco con Rooftent su Land Rover classiche; dormiamo in alojamentos locales entrando a stretto contatto con le persone dell’ isola , partecipiamo alle loro attività quotidiane, (Come dare il latte ai vitelli o fare il formaggio..) esploriamo le isole con trekking, escursioni in barca, nuotiamo con delfini , avvistiamo balene e molto, molto altro! 

5 – Quanto è stato difficile ottenere documenti per la residenza e per l’attività che svolgi?

La residenza l’ho già ottenuta, passati 6 mesi qui alle Azzorre la puoi richiedere automaticamente, e usufruire di alcuni benefici (come scontistiche sui voli) e stato tutto  rapido e semplice, che quasi non ci credevo.. certo, io ero abituata alle code chilometriche e ai tempi di attesa infiniti degli uffici di Firenze!! Qui è tutto un altro pianeta, d’altronde le isole sono una piccola realtà,  è tutto più easy.

Mi ha stupito positivamente l efficienza e la disponibilità del personale…sempre gentile, sorridente e disposto ad aiutarti..questo aiuta molto, specialmente all’ inizio quando non conosci niente del paese in cui stai andando a vivere…l accoglienza calorosa e la collaborazione ti aiutano ad affrontare le difficoltà.

6 – Dovendo fare un bilancio rispetto alla scelta di vivere e lavorare alle Azzorre lo consideri economicamente conveniente?

Sinceramente, gli stipendi in Portogallo sono più bassi che quelli italiani. Gli italiani che pensano di trasferirsi qui, trovare lavoro in loco e vivere meglio che in Italia, rimarranno delusi.  Primo perché il salario minimo qui è di 500 euro, e se hai un affitto da pagare, alla fine fai la stessa fatica che in Italia. Secondo perché lavoro ce n’è poco! È consigliabile venire a vivere qui solo se si ha una rendita italiana (pensione) o una attività indipendente.. ma essere dipendenti qui in Portogallo, ti direi di no. 

Io che ho la mia attività , sto meglio rispetto a quando stavo in Italia, per il semplice fatto che ora sono “in proprio” e non “dipendente” di nessuno, e per lo stile di vita che è altamente migliore. Io non so più cosa sia il traffico, i clacson, le sirene, lo stress, la gente che si insulta per la strada nervosa, le corse sui mezzi pubblici….nada de Isso! Ho ritmi di vita più tranquilli, salutari, l’oceano stupendo, persone più attente ai rapporti personali e meno al cellulare…insomma, è un mondo “a misura d’uomo” dove si vive decisamente meglio!!! 

Non mi manca nulla, si mangia ottimo pesce e il caffè è buono! 

7 – Quali attività consigli a chi pensa di trasferirsi e non è ancora in pensione?

Qui mancano ancora molte cose (pizzerie, gelaterie, locali cool…) chi ha soldi da investire può fare ancora ottimi affari. L’importante è non stravolgere la peculiarità di queste isole, che sono un paradiso e devono rimanere tali… Altrimenti finisce come alle Canarie o alle Baleari, che diventano mete di massa, caotiche e perdono la loro essenza. spero vivamente che non succeda questo qui.

8 – La lingua ha rappresentato un problema?

Per me no.  Io adoro imparare lingue nuove per poter comunicare con il mondo!  non ho nemmeno fatto corsi, ho iniziato a imparare il portoghese ascoltando le persone, parlando con loro, guardando i film e leggendo libri.. 

9 – Torneresti indietro o pensi di tornare indietro?

Vi diro’ una cosa… nemmeno nei momenti più duri, di adattamento al cambiamento e di organizzazione, ho mai pensato di tornare indietro e di tornare a vivere in Italia. No grazie, non ora! Sto tanto bene qui!! 

È più facile che un giorno decida di trasferirmi in Portogallo, a Porto, che mi piace moltissimo… Ma, sinceramente, non esiste una città italiana dove ora vorrei andare a vivere.  Firenze mi rimane nel cuore, ho tanti amici li e ricordi fantastici… Ma è stato un capitolo della mia vita, che ora ho chiuso. 

10 – Due pro e due contro della tua vita alle Azzorre:

Pro:I pro sono tantissimi: il clima mite tutto l’ anno, il rapporto umano con le persone locali, il potermi svegliars aprire le finestre e vedere l’ oceano; avere la spiaggia sotto casa dove poter andare tutti i giorni a prendere il sole e fare un tuffo nell’ oceano; l’ assenza di traffico e smog, i ritmi più tranquilli, le passeggiate in mezzo ai boschi e alle foreste, i BBQ  nel bosco, uno stile di vita più libero e selvaggio diciamo, in cui io mi identifico molto, l’ energia che si respira su tutte le isole , che ti fa stare bene e alla fine ti rendi conto che non ti manca nulla di ciò che è veramente importante nella vita

Contro: il contro più grande per me è che ci sono molto meno stimoli culturali rispetto alla grande città.. abbiamo un solo cinema, un solo teatro…e ovviamente qui a Terceira non arriva la programmazione di Milano o Firenze!! Quindi tutte le volte che c è un concerto che mi interessa particolarmente, devo prendere un aereo e tornare sul continente. 

Altro contro è la distanza dal resto del  mondo. le azzorre sono “isolate” nel cuore dell’ Oceano Atlantico, lontano da tutto e tutti .. Solo per arrivare in Portogallo ci vogliono 2.30h di volo… quindi per la mobilità diciamo che è un po’ scomodo, specie per me che viaggio spesso e ferma non so stare! 

Uno scorcio di Pico visto da Faial
Uno scorcio di Pico visto da Faial